cartoline postali
“Questa mattina ho sentito la necessità di accertare quello che Sandro Antichi mi disse ieri.
Bene, bravi. Ma vorrei anche dire di essere lieto di aver potuto dare il mio modestissimo contributo per il Vostro lavoro sulla Pieve di Gropina, alla quale sono particolarmente legato anche per avere avuto modo di seguire la fase finale dei lavori svolti dalla Soprintendenza di Arezzo negli anni settanta. In quel periodo, come Tecnico della Impresa Edile La Poggio di Terranuova Bracciolini, tenevo i contatti con i funzionari di detta Soprintendenza per i numerosi lavori che questa Impresa eseguiva per loro conto: Casa Masaccio, Museo della Basilica, Chiostro del Convento di Montecarlo in Sa Giovanni Valdarno, Cupola della Chiesa di Santa Maria al Giglio, costruzione del Museo di Arte Sacra con rimontaggio del Tempietto Robbiano presso la Chiesa della Collegiata, Palazzetto Alamanni in Montevarchi; Chiostro delle Benedettine e due porte in Montemarciano, Terranuova Bracciolini; Castello di Cennina, tanto per ricordare i più significativi. In quel periodo accompagnavo i vari Tecnici, compresa la ancora alle prime armi, Arch. Carla Corsi, nei loro lavori in corso in Valdarno. Molte volte sono andato a prendere l’Arch. Albino Secchi, lo accompagnavo nei cantieri, ma non solo quelli della Poggio. Mi chiedeva di passare anche in altri luoghi dove erano in corso interventi seguiti dalla Soprintendenza. Fu per me un periodo molto bello perché ho avuto modo di conoscere una persona straordinaria, un autentico restauratore, un profondo conoscitore del proprio lavoro, che non conosceva orari, che non si preoccupava di insudiciarsi, che operava direttamente per spiegare agli operai come svolgere un certo intervento, che anche nei brevi momenti di riposo (durante gli spostamenti, nei fugaci e frugali pasti) era in continua riflessione o cercava di farmi capire come agire, perché e quando agire per un qualunque tipo di intervento. Appunto in numerose occasioni mi sono ritrovato con l’Arch. Secchi alla Pieve di Grupina per vedere i lavori in corso, fra cui la eliminazione dei pavimenti e dei sarcofaghi, nei pressi dell’altare maggiore, effettuata una sera fino a notte.
Ringrazio l’amico Arch. Sandro Antichi per la possibilità che mi ha dato di essere utile e per avermi fatto rivivere un bel periodo della mia vita.”
Franco Storri
Ringraziamo Franco Storri per aver fornito una copia di queste cartoline che appartengono alla sua vasta collezione
Dettaglio della scalpellatura stradale