doloroso ricordo
tratto da “Antichità del Tempio di San Pietro a Gropina” di Padre Domenco Bacci - Firenze 1969
Infuriava la guerra 1940-45 con tutto l'impeto della distruzione, prendendo di mira la vita dei villaggi, delle cittadine e dei castelli turriti delle pendici di Pratomagno, ed uno spezzone di granata di grosso calibro venne disgraziatamente a colpire la calotta esterna della stupenda Abside, causandovi uno squarcio enorme, largo e profondo, da far pensare ad un manifesto miracolo, se tutta l'Abside, e la Chiesa e il Campanile insieme, non fossero stati gettati al suolo!
I numerosi frammenti del proiettile si dispersero violentemente in forma di ventaglio, per cui tutta la meravigliosa Abside, e in modo speciale le numerose e fragili colonnine vennero straziate, scortecciate e incrinate in modo da renderle irriconoscibili, da quello che erano prima delle ricevute ferite!
Nel numero delle graziose colonnine che giravano intorno intorno all'Abside, ve ne erano due che a preferenza delle altre, attiravano lo sguardo e la curiosità del visitatore, perché collegate insieme da grazioso cordoncino fatto di pietra intorno al fusto costituendo in tal modo un unico blocco ornamentale. Mirabile valentia dello Scultore, il quale forse sarà stato un semplice illetterato od un ignoto tagliapietre della zona!
Simile giuoco del nodo di pietra si ripete più resistente nelle due colonne sorreggenti il pulpito.
«Due colonnine legate da nodo di pietra» colpite e rovinate dall’impeto delle schegge
«capitello della Scrofa» 1969
«capitello della Scrofa» 2014